Che dire? Immagino che saprete già di cosa si andrà a parlare oggi....
Innanzitutto, ringrazio tutti dal più profondo del cuore (e via con una bella carrambata!) per i commenti pubblicati e le tantissime mail giunte al mio indirizzo.
Sembra le solite parole ma ricevere così tanti messaggi di sostegno e incoraggiamento, mi ha fatto sentire inserito in un mondo di persone che, magari non si conoscono, ma che in un modo o nell'altro ti fanno sentire protetto.
Molti di voi avranno appreso dalla home page del sito di Gordon (uno del Security Group) che la persona di cui parlavo nel mio post dell'altro giorno ha scritto a tutti noi (circa una decina di persone) una e-mail.
Non darò nuovamente spazio a questa persona e questa situazione.
Semplicemente colgo l'occasione per riflettere su alcune cose.
Io so che in questo universo l'azione di DISTRUGGERE è molto più semplice che l'azione di COSTRUIRE. Possiamo filosofeggiare sul perchè sia così ma è innnegabile che questo sia uno dei meccanismi di base di come le cose funzionano.
Se prendiamo un semplice bicchiere, possiamo osservare la quantità di lavoro e tecnologia che è necessaria per portarlo in uso. Bisogna che qualcuno prenda le giuste sabbie, le pulisca, le trasporti, le lavori, le metta nei forni, etc., etc, faccia il bicchiere, lo inscatoli, lo porti in un deposito, in un negozio per essere acquistato.
Quante persone partecipano a questa "costruzione"? Tante e a queste si aggiunge anche chi ha studiato i principi scientifici o industriali che hanno consentito quella lavorazione. Quanto impegno ci vuole per costruire? Pensate invece a quanto è semplice distruggere.
Ci vuole UNA sola persona. Costui prende il bicchiere e lo fa cadere dal tavolo. Il bicchiere va in frantumi. Un piccolissimo gesto, piccolo piccolo, pochi secondi e il lavoro di giorni, mesi e anni (pensiamo alla ricerca e lo sviluppo delle tecnologie che stanno dietro alla produzione) va perso.
Quello che voglio sottolineare è una dicotomia (antitesi fra cose opposte!): e cioè quanta poca intelligenza occorre per distruggere e quanta intelligenza, conoscenza e abilità ci voglia per costruire.
Per costruire un computer occorrono delle intelligenze superiori.
Per distruggere un computer basta un cretino. Capite la dicotomia?
Ora io non voglio riferirmi necessariamente al tizio che si rivolge a noi e non ho veramente la minima intenzione di entrare in polemica con lui. Ci avrei discusso se mi avesse scritto una mail per spiegarmi il suo disaccordo e informarmi delle sue idee e intenzioni.
Ma la sua posizione è di condanna e antagonismo e quindi non mi sembra ci sia alcun margine per una disamina. Il mio è un discorso ad ampio raggio.
Il concetto di base è quindi che è illegale promuovere gli hyip. Appare evidente anche al lettore meno prepararato che la normativa nulla dice di tutto questo. La normativa, in vari punti e leggi, è esplicita nell'affermare che è vietato per chi non ne ha i titoli, sollecitare il pubblico risparmio e proporre a soggetti italiani e in territorio italiano investimenti finanziari senza il rispetto delle apposite regole. La Consob colpisce ovviamente gli hyip's perchè costoro si collocano, secondo la Consob stessa, nel mercato violando la procedura di controllo prevista dalla legge.
La legge quindi non dice che gli hyip siano illegali.
La legge non sa neppure cosa gli hyip siano e facciano (forse rappresentati della legge lo sanno ma non è ancora stato trascritto in norme ufficiali!).
La normativa si occupa di strutture di investimento e non di hyip. E colpisce gli hyip quando reputa che questi entrino nel settore delle strutture di investimento. E' chiara la sottile differenza?
Ora gli hyip, che operano nel gigantesco spazio del nostro meraviglioso pianeta blu (meraviglioso per quanto tempo?), se ne strafregano. E' un mondo così, con delle regole sue. Appare oltremodo chiaro che gli Hyip's non sono investimenti nel senso letterale del termine.
Anzi è proprio il desiderio di comunicare questo fatto che ha portato me e gli altri blogger a scrivere queste pagine che ora leggete.
La mia opinione è che in un mondo perfetto e in una società etica gli hyip's non dovrebbero esistere. Come d'altronde non dovrebbero esistere ogni altra forma di speculazione e di guadagno dalla non produzione. E' una posizione forte, di natura etica. Ma sebbene sembri in contrasto con le mie azioni, riflettete: non siamo in un mondo perfetto e in una società etica.
E benchè sia dovere di ognuno di noi implementare comportamenti etici al fine di migliorare di un centimetro questo mondo, è pur vero che non si può combattere le belve semplicemente offrendo loro l'altra guancia. Ma questo lo sappiano e di questo abbiamo parlato in lungo e il largo e possiamo aprire una lunga querelle che ci porta fuori argomento.
Che gli hyip's si collochino in uno spazio non regolamentato è placido e assodato.
Che gli Hyip's spesso si spaccino per Società di investimento quando non sono altro che una sofisticata maniera di attuare dei giochi finanziari a metà tra l'azzardo e la strategia, questo è ancora un altro discorso.
Ma chiudere un blog non significa chiudere gli hyip's. Soprattutto chiudere un blog italiano......
Rimarrebbero allora attivi solo GoldPoll e compagnia cantante, sai che felicità.
Facendo un passo indietro, occorre esaminare esattamente cosa significa "promuovere" gli hyip's.
L'esame di quel verbo è fondamentale. Promuovere significa spingere qualcuno verso un qualcosa o un qualcosa verso qualcuno. Potremmo anche dire che, in senso lato, promuovere significhi anche "parlare di...:" o "occuparsi di.....".
Però questo tipo di interpretazione ci getta in una situazione veramente difficile. Se un giornalista si occupa di mafia in modo prevalente, che fa in sintesi? Forse promuove la mafia? Questo è il nocciolo della questione. Il mondo hyip è un mondo esterno all'Italia.
Praticamente un blogger non fa altro che parlare ad altri lettori questo mondo ed illustrarli dal suo punto di vista. In senso lato, un blogger (generalizziamo) potrebbe anche promuovere qualcosa attraverso il suo blog. Ma qui entriamo nello specifico. Forse si potrebbe storcere il naso su come un blogger presenta un hyip o su come ne parla.
Ma questa strada mi sembra terribilmente pericolosa, fino a portarci agli estremi di una censura del web stesso. E in effetti parti malate della nostra politica hanno partorito insane idee di limitare il potere di libertà di parola dei blog, assimilandoli a giornalisti e riconducendoli alle limitazioni proprie di quella categoria.
Quindi il blogger è giornalista e promotore finanziario.
Ma in realtà non è nè l'uno e nè l'altro. Ovviamente non difendo l'operato di tutti.
Ci sono persone che in modo molto patetico pubblicano blog o intervengono nei forum o nelle chat proponendo chissà quale nuovo segreto per fare soldi attraverso un megagalattico programma di investimento.
E' successo ai tempi di Finanzas Forex. L'Italia era impazzita dietro a questo grande fenomeno. Persone che di finanza non capivano niente andavano in giro fisicamente a reclutare nuovi investitori parlando di un nuovo modo per guadagnare il 10% mensile. Sui siti di inserzioni era tutto un pullulare di offerte di arricchimento tramite l'iscrizione sotto il proprio codice.
Ma se ben vediamo, in questo caso, quello che violava in realtà sia la legge che le regole del buon senso era, a parte la completa impreparazione dei soggetti, la creazione di catene piramidali.
In Italia questo tipo di sistema è stato fin troppe volte associato a prodotti bufala o prodotti-pretesto. Creare una rete è cosa ben diversa dal creare una piramide.
Una rete è un sistema coordinato in cui chi sta ai vertici offre un servizio o un coordinamento alle linee inferiori. Una piramide è un modo per guadagnare su altrui versamenti senza nessuno scambio.
Qualcuno mi disse che essere pagati da Finanzas Forex (o chi per lui) per le segnalazioni è corretto in quanto si funge da segnalatori. Corretto. Tu fai una segnalazione e viene ricompensato. Ma cosa segnali? Un sito o un investimento? Cosa dico alla persona?
E' un cavillo giuridico questo, come la differenza fra condividere una canzone e "ribarla" tramite il download.
Il buon senso secondo me stabilisce la differenza.
Ci sono molti italiani che sono alla ricerca degli hyip's. Lo faranno con o senza di noi. (blog del settore!)
E lo stato italiano non potrà chiudere gli occhi dinnanzi a questo fenomeno. Così come sono in aumento stratosferico le giocate ai gratta e vinci e lotterie, aumenteranno gli italiani che mettono i loro soldi negli hyip's.
Io sono dalla loro parte. Vorrei dirgli quante cose e quali cose non fare, per non perdere i loro soldi. Questo, finchè mi sarà possibile, cercherò di farlo.
Continua in un altro post:
Se prendiamo un semplice bicchiere, possiamo osservare la quantità di lavoro e tecnologia che è necessaria per portarlo in uso. Bisogna che qualcuno prenda le giuste sabbie, le pulisca, le trasporti, le lavori, le metta nei forni, etc., etc, faccia il bicchiere, lo inscatoli, lo porti in un deposito, in un negozio per essere acquistato.
Quante persone partecipano a questa "costruzione"? Tante e a queste si aggiunge anche chi ha studiato i principi scientifici o industriali che hanno consentito quella lavorazione. Quanto impegno ci vuole per costruire? Pensate invece a quanto è semplice distruggere.
Ci vuole UNA sola persona. Costui prende il bicchiere e lo fa cadere dal tavolo. Il bicchiere va in frantumi. Un piccolissimo gesto, piccolo piccolo, pochi secondi e il lavoro di giorni, mesi e anni (pensiamo alla ricerca e lo sviluppo delle tecnologie che stanno dietro alla produzione) va perso.
Quello che voglio sottolineare è una dicotomia (antitesi fra cose opposte!): e cioè quanta poca intelligenza occorre per distruggere e quanta intelligenza, conoscenza e abilità ci voglia per costruire.
Per costruire un computer occorrono delle intelligenze superiori.
Per distruggere un computer basta un cretino. Capite la dicotomia?
Ora io non voglio riferirmi necessariamente al tizio che si rivolge a noi e non ho veramente la minima intenzione di entrare in polemica con lui. Ci avrei discusso se mi avesse scritto una mail per spiegarmi il suo disaccordo e informarmi delle sue idee e intenzioni.
Ma la sua posizione è di condanna e antagonismo e quindi non mi sembra ci sia alcun margine per una disamina. Il mio è un discorso ad ampio raggio.
Il concetto di base è quindi che è illegale promuovere gli hyip. Appare evidente anche al lettore meno prepararato che la normativa nulla dice di tutto questo. La normativa, in vari punti e leggi, è esplicita nell'affermare che è vietato per chi non ne ha i titoli, sollecitare il pubblico risparmio e proporre a soggetti italiani e in territorio italiano investimenti finanziari senza il rispetto delle apposite regole. La Consob colpisce ovviamente gli hyip's perchè costoro si collocano, secondo la Consob stessa, nel mercato violando la procedura di controllo prevista dalla legge.
La legge quindi non dice che gli hyip siano illegali.
La legge non sa neppure cosa gli hyip siano e facciano (forse rappresentati della legge lo sanno ma non è ancora stato trascritto in norme ufficiali!).
La normativa si occupa di strutture di investimento e non di hyip. E colpisce gli hyip quando reputa che questi entrino nel settore delle strutture di investimento. E' chiara la sottile differenza?
Ora gli hyip, che operano nel gigantesco spazio del nostro meraviglioso pianeta blu (meraviglioso per quanto tempo?), se ne strafregano. E' un mondo così, con delle regole sue. Appare oltremodo chiaro che gli Hyip's non sono investimenti nel senso letterale del termine.
Anzi è proprio il desiderio di comunicare questo fatto che ha portato me e gli altri blogger a scrivere queste pagine che ora leggete.
La mia opinione è che in un mondo perfetto e in una società etica gli hyip's non dovrebbero esistere. Come d'altronde non dovrebbero esistere ogni altra forma di speculazione e di guadagno dalla non produzione. E' una posizione forte, di natura etica. Ma sebbene sembri in contrasto con le mie azioni, riflettete: non siamo in un mondo perfetto e in una società etica.
E benchè sia dovere di ognuno di noi implementare comportamenti etici al fine di migliorare di un centimetro questo mondo, è pur vero che non si può combattere le belve semplicemente offrendo loro l'altra guancia. Ma questo lo sappiano e di questo abbiamo parlato in lungo e il largo e possiamo aprire una lunga querelle che ci porta fuori argomento.
Che gli hyip's si collochino in uno spazio non regolamentato è placido e assodato.
Che gli Hyip's spesso si spaccino per Società di investimento quando non sono altro che una sofisticata maniera di attuare dei giochi finanziari a metà tra l'azzardo e la strategia, questo è ancora un altro discorso.
Ma chiudere un blog non significa chiudere gli hyip's. Soprattutto chiudere un blog italiano......
Rimarrebbero allora attivi solo GoldPoll e compagnia cantante, sai che felicità.
Facendo un passo indietro, occorre esaminare esattamente cosa significa "promuovere" gli hyip's.
L'esame di quel verbo è fondamentale. Promuovere significa spingere qualcuno verso un qualcosa o un qualcosa verso qualcuno. Potremmo anche dire che, in senso lato, promuovere significhi anche "parlare di...:" o "occuparsi di.....".
Però questo tipo di interpretazione ci getta in una situazione veramente difficile. Se un giornalista si occupa di mafia in modo prevalente, che fa in sintesi? Forse promuove la mafia? Questo è il nocciolo della questione. Il mondo hyip è un mondo esterno all'Italia.
Praticamente un blogger non fa altro che parlare ad altri lettori questo mondo ed illustrarli dal suo punto di vista. In senso lato, un blogger (generalizziamo) potrebbe anche promuovere qualcosa attraverso il suo blog. Ma qui entriamo nello specifico. Forse si potrebbe storcere il naso su come un blogger presenta un hyip o su come ne parla.
Ma questa strada mi sembra terribilmente pericolosa, fino a portarci agli estremi di una censura del web stesso. E in effetti parti malate della nostra politica hanno partorito insane idee di limitare il potere di libertà di parola dei blog, assimilandoli a giornalisti e riconducendoli alle limitazioni proprie di quella categoria.
Quindi il blogger è giornalista e promotore finanziario.
Ma in realtà non è nè l'uno e nè l'altro. Ovviamente non difendo l'operato di tutti.
Ci sono persone che in modo molto patetico pubblicano blog o intervengono nei forum o nelle chat proponendo chissà quale nuovo segreto per fare soldi attraverso un megagalattico programma di investimento.
E' successo ai tempi di Finanzas Forex. L'Italia era impazzita dietro a questo grande fenomeno. Persone che di finanza non capivano niente andavano in giro fisicamente a reclutare nuovi investitori parlando di un nuovo modo per guadagnare il 10% mensile. Sui siti di inserzioni era tutto un pullulare di offerte di arricchimento tramite l'iscrizione sotto il proprio codice.
Ma se ben vediamo, in questo caso, quello che violava in realtà sia la legge che le regole del buon senso era, a parte la completa impreparazione dei soggetti, la creazione di catene piramidali.
In Italia questo tipo di sistema è stato fin troppe volte associato a prodotti bufala o prodotti-pretesto. Creare una rete è cosa ben diversa dal creare una piramide.
Una rete è un sistema coordinato in cui chi sta ai vertici offre un servizio o un coordinamento alle linee inferiori. Una piramide è un modo per guadagnare su altrui versamenti senza nessuno scambio.
Qualcuno mi disse che essere pagati da Finanzas Forex (o chi per lui) per le segnalazioni è corretto in quanto si funge da segnalatori. Corretto. Tu fai una segnalazione e viene ricompensato. Ma cosa segnali? Un sito o un investimento? Cosa dico alla persona?
E' un cavillo giuridico questo, come la differenza fra condividere una canzone e "ribarla" tramite il download.
Il buon senso secondo me stabilisce la differenza.
Ci sono molti italiani che sono alla ricerca degli hyip's. Lo faranno con o senza di noi. (blog del settore!)
E lo stato italiano non potrà chiudere gli occhi dinnanzi a questo fenomeno. Così come sono in aumento stratosferico le giocate ai gratta e vinci e lotterie, aumenteranno gli italiani che mettono i loro soldi negli hyip's.
Io sono dalla loro parte. Vorrei dirgli quante cose e quali cose non fare, per non perdere i loro soldi. Questo, finchè mi sarà possibile, cercherò di farlo.
Continua in un altro post:
Grazie!
RispondiEliminaOttimo post. Bravo
RispondiEliminaVado off topic: tradezoom è in alert perchè hai anche tu dei pending immagino. Ma l'hai capita la storia dell'account N2?Grazie Ciao
Bolla
Complimenti! Questo "articolo" (...ops non sei giornalista....!) consolida il tuo profilo di tecnico esperto: non può che giovarci per il proseguimento.
RispondiEliminaGrazie anche da parte mia.
Bravo antonello!
RispondiEliminavorrei segnalarti il mio blog
RispondiEliminahttp://guadagnaresulwebesperienze.blogspot.com/
potremmo fare uno scambio link?